Buongiorno. Il mio compagno (non siamo sposati ne una coppia di fatto ma abbiamo 2 bambini) per alcune questioni di una vecchia società potrebbe avere un pignoramento sul suo cc. Non l ha ancora avuto ma nel frattempo fa dei bonifici sul mio cc. Potrebbe essere il mio conto pignorato a causa di queste azioni? E ci sarebbe una soluzione? Abbiamo residenze diverse. Grazie.
Gentile signora,
Assolutamente Lei non corre alcun rischio di pignoramento del Suo conto corrente.
L’unico rischio che vedo – ma si tratterebbe di una causa o al limite di una istanza di sequestro e non di una azione esecutiva – è la revocatoria dei trasferimenti di denaro operati in frode ai creditori (tecnicamente si chiama così, ma non è reato tranquilla!).
Quindi se possibile eviterei questi trasferimenti diretti, molto meglio il prelievo dei contanti e successivo versamento da parte Sua.
Piuttosto, se il pignoramento sul conto del suo compagno andasse male, i creditori potrebbero venire a casa per il pignoramento mobiliare.
Se – pur avendo voi residenze diverse – di fatto convivete, si presume che i beni rinvenuti nell’abitazione siano del debitore.
Salvo che non abbia conservato le fatture di acquisto di ogni bene questa prova è impossibile, né la legge (art. 621 cod. proc. civ.) consente la prova testimoniale di quanto precede.
Per questo motivo, Le consiglio di fare un contratto di locazione/comodato gratuito dei beni che Lei può utilizzare, magari circoscrivendoli ad una stanza e chiarendo che tutto ciò che non è compreso è di proprietà e ad uso esclusivo del comodante.
Naturalmente questo contratto dovrebbe essere registrato per avere data certa antecedente al pignoramento.